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ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI NEL CANE E NEL GATTO

Intolleranza alimentare

A differenza dell’allergia non coinvolge il sistema immunitario Inoltre, mentre nell’allergia alimentare basta una singola molecola dell’alimento incriminato per scatenare una violenta reazione, in caso d’intolleranza la gravità dei sintomi è correlata alla quantità dell’ingrediente responsabile che viene assunta. Un esempio molto diffuso tra i nostri animali è l’intolleranza al lattosio, lo zucchero contenuto nel latte.
I sintomi
spia che possono far pensare ad un’intolleranza alimentare
sono molteplici e riguardano vari apparati come: a)
Apparato Cutaneo: prurito non stagionale, formazione di
papule, eritemi, pododermatiti, lesioni epidermiche alla base
e/o all’interno dell’orecchio e sul collo, irritazione nella
zona perianale. b) Apparato Gastro-intestinale: vomito, diarrea,
flatulenza, meteorismo, frequenti eruttazioni e singhiozzi,
coliti, fenomeni di malassorbimento, stipsi alternata a
diarrea. c) Apparato Respiratorio: riniti, sinusiti, sindromi
simil-asmatiche ricorrenti (non rispondenti al cortisone). d)
Apparato Oculo-congiuntivale: congiuntiviti ricorrenti, frequenti
lacrimazioni. e) Apparato Urogenitale: cistiti ricorrenti
(soprattutto nel gatto), urinazioni frequenti. f) Sistema
Centrale Nervoso: fenomeni di iperattività, sbalzi di umore,
crisi epilettiche, generale tendenza ad ingrassare (accompagnata
da notevole gonfiore addominale), tendenza a non
assimilare (accompagnata da fenomeni di coliti frequenti),
affaticamento precoce.
Le razze di cani più sensibili a
questa problematica sono: Pastore Tedesco, Dalmata, Labrador
e Golden Retriever, Boxer, Cocker Spaniel, Westhighland
Terrier, Setter Irlandese ma anche molti incroci. Per
quanto riguarda i gatti invece, le razze più sensibili sono i
Persiani, i Norvegesi delle Foreste, i Siamesi e gli Europei.
Alcuni casi di epilessia possono risolversi
una volta diagnosticata e risolta l’intolleranza alimentare
oltre alla risoluzione dei problemi dermatologici hanno visto
o ridurre in maniera vistosa o scomparire del tutto anche problemi comportamentali quali aggressivita’,depressione ,irritabilita’ hanno visto un netto miglioramento dopo la sospensione dll’alimento incriminato
L’intolleranza alimentare è definibile come una sindrome legata all’assunzione di particolari alimenti e che ha la tendenza ad attenuarsi o a scomparire quando gli alimenti in questione vengono allontanati dalla dieta per qualche tempo.

In genere, una intolleranza alimentare si presenta con le seguenti caratteristiche:
1) è solitamente dose dipendente, ovvero la gravità dei sintomi aumenta all’aumentare della quantità di sostanza assunta;
2) può coinvolgere o meno il sistema immunitario del soggetto colpito;
3) può avere un effetto ritardato, ovvero l’ingestione della sostanza a cui si è intolleranti può scatenare una reazione anche a distanza di ore dall’assunzione;
4) può avere una soglia di tolleranza, ovvero può esistere una soglia quantitativa al di sotto della quale la molecola incriminata non causa alcun sintomo.

Allergia alimentare

Consiste in un’esagerata reazione del sistema immunitario nei confronti di alcune particelle (allergeni) presenti nell’alimento. A causa di alcuni squilibri del funzionamento del sistema immunitario, può accadere che l’organismo consideri queste sostanze, con cui è venuto a contatto
come estranee e pericolose e metta in atto meccanismi in grado di eliminarle, attivando una risL’allergia alimentare è mediata immunologicamente e i sintomi sono scatenati dall’assunzione anche di piccole quantità dell’alimento responsabile; mentre l’intolleranza alimentare è sempre dose-dipendente ed è determinata da molecole particolari farmacologicamente attive presenti negli alimenti, oppure conseguente ad un disturbo della digestione o dell’assorbimento dei principali costituenti alimentari. posta immunitaria.

Le reazioni avverse agli alimenti sono classificate in:
1. reazioni tossiche e prevedibili, che possono interessare ogni animale, perché dovute alla presenza negli alimenti di sostanze tossiche naturali, di tossine prodotte da batteri o funghi che hanno contaminato gli alimenti durante la catena alimentare, che comprende varie fasi: produzione, processo, trasporto e conservazione. Queste reazioni sono intimamente correlate sia con la dose sia con l’azione della sostanza stessa.Esempio di queste reazioni sono le intossicazioni da funghi velenosi, le gastroenterite causate da tossine batteriche contenute in alimenti avariati.
2. Reazioni non tossiche e non prevedibili , che interessano solo alcuni soggetti sensibili e possono essere suddivise in:
– allergia alimentare
– intolleranza alimentare
L’inquinamento: che mette in circolazione sostanze allergizzanti e insieme allo stress ed ai cibi geneticamente modificati indebolisce il sistema immunitario.

TERAPIA INTOLLERANZA ALIMENTARE

Per guarire dall’intolleranza alimentare è sufficiente, una volta individuati con precisione i cibi responsabili, eliminarli completamente dall’alimentazione quotidiana per un periodo variabile tra i due e i quattro mesi. Dopo tale periodo è possibile reintrodurre l’alimento responsabile e se l’organismo è completamente disintossicato, non riconoscerà più questi alimenti come estranei e dannosi e li accetterà senza problemi .
Per cui, dopo aver individuato con precisione gli alimenti intolleranti, tenuto anche conto della clinica e dell’anamnesi del paziente si deve elaborare una dieta il più possibile equilibrata, che tenga conto delle esigenze del paziente e delle eventuali carenza alimentari che l’alimento intollerante potrebbe apportare, deve prescrive una terapia disintossicante e drenante possibilmente biologica, deve rigenerare l’ecosistema intestinale se alterato, non va mai dimenticato infatti che nell’intestino è localizzato l’80% del sistema immunitario e che l’alimento può indurre un danno tessutale su vari organi ed apparati, ma soprattutto a carico della mucosa intestinale.

L’alternativa ad una dieta casalinga sono alimenti che inseriscono dei sostituti: gli “idrolisati proteici”. Si tratta di proteine già “digerite” artificialmente e frammentate in piccole molecole che non sono più in grado di stimolare il sistema immunitario.

Terapia omotossicologica e fitoterapia
Se però è presente la sensibilita alimentare è fondamentale eliminare l’alimento in sovraccarico , fare un drenaggio connettivale, es Galium heel e Lymphomyosot, drenaggio epatico es Cardo romano, tarassaco, Cynara scolimus, Carduus cosmoplex, rafforzare le mucose Mucosa compositum, Colostro noni, Ard colostrum, Fermenti lattici es Symbiolact, Enterovital, ecc. dopo due mesi reintrodurre gradualmente gli o l’alimento eliminato .

Drenaggio

In Omeopatia e Omotossicologia, tale parola viene usata per indicare una “prassi terapeutica” finalizzata ad espellere i prodotti tossici che si sono accumulati in organi e tessuti. Tale procedura comprende pure l’attivazione degli organi escretori (polmoni, reni, ecc.), per permettere all’organismo di estromettere le tossine di cui sopra.
Pertanto i prodotti drenanti vanno considerati come rimedi che, in base alla loro composizione, sono in grado di svolgere, funzione di: pulizia, ripristino, regolarizzazione e stimolazione dell’attività organica e tessutale.
Non si dovrebbe confondere il Drenaggio con la Detossificazione, in quanto le finalità di quest’ultima sono quelle di neutralizzare ed eliminare dai tessuti uno o più tossine specifiche.

allergie intolleranze alimentari cane gatto, DERMATOLOGIA, Medicina Naturale

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